Il cappotto termico è una misura che viene applicata sempre più spesso nelle abitazioni di nuova generazione.
Questo sistema prevede l’isolamento attraverso l’utilizzo di determinati pannelli termoisolanti sulle pareti e sul soffitto della casa. I pannelli possono essere di diversa tipologia, ma la maggior parte delle volte si utilizza lana di roccia, sughero e polistirolo.
Il cappotto termico si applica per limitare le dispersioni di calore, mantenendo una temperatura ottimale all’interno della propria abitazione, riuscendo così a limitare i costi dell’energia e soprattutto, a isolare acusticamente l’abitazione. Pensate, per esempio, quanto potrebbe essere utile all’interno di un palazzo.
Non è una misura da ritenere indispensabile soltanto nel periodo invernale, infatti, anche durante la stagione torrida può preservare l’interno della casa dalla calura estiva.
Il cappotto termico può essere di due tipologie: interno o esterno. Entrambe le coperture presentano vantaggi e alcune controindicazioni.
Cappotto termico interno
È decisamente più economico del cappotto termico esterno (che viene installato nella maggior parte dei casi) ed è ideale per gli appartamenti.
Sono tante le tipologie di cappotto interno che si possono applicare, alcune veramente economiche, come la carta da parati termica o l’intonaco termico: un particolare composto che contiene al suo interno diversi elementi isolanti.
Tuttavia, anche se economiche, questi due materiali non garantisco un’efficacia duratura. Per ottenere buoni effetti nel lungo periodo, è assolutamente consigliabile utilizzare pannelli isolanti, contropareti e relativi controsoffitti. Certo, in questo caso l’investimento iniziale sarà maggiore, ma a lungo termine risparmierete di gran lunga sulla bolletta.
I pannelli isolanti (di spessore variabile) sono formati da materiali impermeabili e molto resistenti all’umidità, nella maggior parte dei casi sono fatti di polistirene espanso: un materiale leggero e compatto.
I pannelli di lana di vetro sono più costosi, ma più efficaci di quelli in polistirene. Esistono inoltre pannelli naturali, in compensato e in sughero, completamente ecologici, dettaglio non trascurabile di questi tempi.
Cappotto termico esterno
È la misura maggiormente utilizzata, il costo è più elevato, ma ci sono molte possibilità di poter ricorrere a diverse agevolazioni fiscali per chi sceglie questa installazione.
Il processo è lo stesso: il calore generato dall’impianto di riscaldamento non viene assorbito dalle pareti e quindi disperso, ma rimane all’interno delle mura di casa. I benefici sono presenti anche durante la stagione estiva, quando i pannelli impediscono ai raggi del sole di rendere la vostra abitazione inagibile per il troppo caldo.
Per quanto riguarda il fattore estetico, non abbiate paura, sono molte le soluzioni per favore la linea e lo stile adatto alla casa. In Italia questa procedura viene applicata da oltre cinquant’anni e le tecnologie impiegate sono al passo con la modernità.
I pannelli impiegati per il cappotto termico esterno possono essere di tre tipi:
Minerali: hanno origine naturale e consentono un basso impatto ambientale. I materiali più utilizzati sono la pomice, l’argilla e, anche questo caso, la lana di roccia: materiali che consentono anche un ottimo isolamento acustico.
Naturali: rappresentano una buona soluzione per il cappotto termico esterno. La maggior parte deriva dal sughero e fibra di legno. Questi materiali possiedono un’ottima sostenibilità ambientale, tuttavia non tollerano molto bene l’umidità e su queste superfici si potrebbero formare alcune muffe. Una copertura fatta con materiali naturali ha più probabilità di manutenzione rispetto a quella effettuata con ingredienti minerali.
Sintetici: Sono per lo più schiume derivanti dal petrolio. Hanno una bassa sostenibilità ambientale ma un’ottima conducibilità termica.
In conclusione, il cappotto termico esterno è un buon investimento, ma può presentare alcuni svantaggi derivati dal costo elevato e non sempre si può ricorrere alla copertura esterna: se per esempio abitate in un appartamento e i vostri condomini non sono d’accordo sull’installazione esterna, dovrete ricorrere per forza maggiore al cappotto termico interno.
Non è una scelta facile, specie con la moltitudine di offerte presenti. Ecco perché è importante rivolgersi a dei professionisti.
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